Avrei voluto raccontarti che effetto mi fa avere una undicenne per casa.
Avrei voluto dirti di come mi rende fiera, in prima media, dei bellissimi voti che prende e di come si gestisca autonomamente la questione studio senza problemi.
Avrei voluto che sapessi che nonostante siano passati più di undici anni continuo a non sentirmi all'altezza di questa ragazzina in divenire, così precisa e bellissima, anche se in fondo, ma in fondo in fondo, lo so bene che è anche un po merito mio.
Avrei voluto dirti che il Traspamarito è un ottimo papà, ancora più adesso che ci affacciamo sulla preadolescenza.
Avrei voluto parlarti della paura che ho che questa ragazzina che mi trovo tra le braccia smetta a un certo punto di abbracciarmi, e che questa è la cosa che mi terrorizza più di tutto nel processo di crescita, e che quindi cerco di godermi ogni secondo di ogni singolo abbraccio, anche se so che saranno sempre troppo pochi e troppo poco goduti.
Avrei voluto chiederti un po' cosa mi devo aspettare dai prossimi anni, visto che tua figlia è un po' più grande della mia
E invece
E invece hai parlato sempre tu e le parole ti uscivano lente ma inesorabili. Non come un torrente impetuoso, ma come una sorgente che gorgoglia implacabile.
E mi hai portato nei tuoi abissi, di cui avevo sentore ma non chiarezza.
E ho scoperto che sono profondissimi e angoscianti.
Avrei voluto allungare una mano e prenderti per tirarti fuori, ma non sono stata capace.
Ci ho pensato tanto, tantissimo, ma non so come fare.
Ti penso. E ti ringrazio per tutto il racconto. E spero che in qualche modo ti sia stato d'aiuto, perchè più di questo non so proprio cosa fare. Scusami.
Oh mamma, non so a chi ti rivolgi ma mi spiace per questa persona.
RispondiEliminaMi hai fatto spuntare i lacrimoni. Auguri alla tua amica :*
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